

Viticoltura eroica: riflessioni su territori, vini e persone
Un approfondimento a partire dall’articolo di Wine Blog Roll, dedicato ai custodi delle vigne estreme e ai vini che ne raccontano la forza.
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La viticoltura eroica rappresenta una delle espressioni più autentiche del legame tra uomo e territorio.
Definita dal CERVIM come quella che si svolge in condizioni estreme — altitudine superiore ai 500 m, pendenze oltre il 30 %, terrazzamenti o isole — questa forma di viticoltura è simbolo di resilienza, rispetto per la natura e custodia del paesaggio.
Un recente articolo pubblicato da Wine Blog Roll, dal titolo “Viticoltura eroica e viticoltori eroici – Dai cortocircuiti semantici a ciò che non ci sarebbe senza i custodi dei territori impervi”, approfondisce il significato e il valore di queste produzioni speciali, riportando storie e riflessioni sul lavoro quotidiano dei produttori che operano in condizioni difficili, ma con straordinaria passione e dedizione.
L’articolo invita a riflettere sul concetto di “eroismo” applicato al vino, evidenziando come questi vigneti non siano solo un luogo produttivo, ma un patrimonio umano e culturale da preservare. Per la nostra realtà — impegnata nel supportare l’intera filiera del beverage — la viticoltura eroica è un esempio virtuoso di come la tecnologia possa accompagnare la tradizione, migliorando processi produttivi senza snaturare il valore artigianale e territoriale del vino. Sostenere queste esperienze significa investire nel futuro del paesaggio e dell’enologia di qualità.
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👉 Leggi l’articolo completo su Wine Blog Roll:
“Viticoltura eroica e viticoltori eroici – Dai cortocircuiti semantici a ciò che non ci sarebbe senza i custodi dei territori impervi”